La blefaroplastica è un intervento chirurgico grazie al quale è possibile rimuovere dalle palpebre gli eccessi di cute dovuti dal rilassamento cutaneo.
Questa problematica, oltre a dare allo sguardo un aspetto affaticato, può essere causa di disturbi alla vista.
L’intervento prevede la rimozione della pelle a carico della palpebra superiore, ma può prevedere anche l’eliminazione delle borse a carico di quella inferiore.
Per quanto riguarda la tipologia di anestesia, viene valutato il profilo del paziente, in base alla sua sensibilità ed emotività: anestesia locale, locale con sedazione o generale, così come la degenza notturna o meno dipendono quindi dai singoli casi.
Cure post intervento
Nei giorni successivi all’intervento dovrà essere applicata sulla zona trattata una pomata oftalmica antibiotica e, a seconda dei consigli del medico, delle compresse imbevute in soluzione fisiologica o specifiche medicazioni con cerotti.
Le cure del post intervento sono molto importanti al fine di accelerare la guarigione e per ridurre il gonfiore; infatti, è opportuno compiere frequenti applicazioni di impacchi freddi o munirsi di appositi occhialini raffreddanti.
Sempre per attenuare il gonfiore, è consigliato dormire con il capo leggermente sollevato almeno per le prime notti dopo l’intervento, cercando di non compromettere le zone trattate.
Periodo di guarigione
La guarigione delle ferite chirurgiche avviene velocemente e la rimozione dei punti di sutura è possibile circa una settimana dopo l’intervento.
Per quanto riguarda le cicatrici, essendo l’intervento ai margini della palpebra, vengono nascoste dalla piega naturale della pelle, per poi comunque scomparire in breve tempo.
Nel periodo direttamente successivo alla blefaroplastica, il paziente potrebbe risentire delle rigidità dei tessuti, con conseguente limitazione dei movimenti palpebrali responsabili dello sguardo.
Si tratta di una condizione ovviamente temporanea che, con l’ammorbidirsi dei tessuti, porta al ripristino dell’espressione naturale.
Se l’attività lavorativa può essere ripresa quasi nell’immediato, quella sportiva invece è soggetta a limitazioni per almeno due settimane.
Movimenti bruschi e sbalzi di pressione, infatti, potrebbero portare al sanguinamento o alla formazione di ematomi.
Risultati e aspettative
Il successo della blefaroplastica dipende da diversi fattori, come la quantità di grasso presente nella cute, la quantità di rughe, gli ormoni e, ovviamente, l’abilità del chirurgo.
L’intervento non arresta il processo naturale di invecchiamento e con il passare del tempo la pelle tenderà nuovamente a rilassarsi, ma nonostante ciò lo sguardo risulterà più accesso e vigoroso.
Agnese Pirazzi